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Francesca Mudanò e l’imprenditoria etica e femminista

19 mar 2025 | 5 minuti di lettura
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Fare impresa non è mai stato facile. Ma farlo da donna, in un sistema ancora pieno di ostacoli e squilibri di potere, è una sfida che richiede coraggio, visione e, diciamolo, una buona dose di testardaggine. Il mondo del lavoro sta cambiando, e sempre più donne stanno alzando la testa, rifiutando vecchie regole e costruendo business che mettono al centro valori come etica, inclusività e sostenibilità.

Abbiamo parlato di tutto questo con Francesca Mudanò, Creative Director e CEO di Cookies Agency, che ci ha raccontato il suo percorso e cosa significa, oggi, essere un’imprenditrice in un settore ancora dominato dagli uomini.

Fare impresa al femminile: un percorso a ostacoli

Parliamoci chiaro: l’imprenditoria femminile in Italia è ancora lontana dalla parità. Solo il 22% delle aziende è guidato da donne e, spesso, chi riesce a costruire un business si scontra con una realtà fatta di scetticismo, difficoltà di accesso ai finanziamenti e una cultura aziendale che fatica a riconoscere la leadership femminile per il valore che porta.

Ma nonostante le difficoltà, le cose stanno cambiando. Sempre più donne stanno dimostrando che un altro modo di fare impresa è possibile, riscrivendo le regole e mettendo al centro il rispetto, la collaborazione e una visione a lungo termine.

Etica e comunicazione: non basta dire, bisogna fare

Oggi, chiunque può parlare di inclusività, sostenibilità e trasparenza. Ma quante aziende lo fanno davvero? Il rischio del greenwashing o del pinkwashing è dietro l’angolo: messaggi costruiti a tavolino per sembrare etici, senza un vero impegno dietro.

L’etica aziendale, quella vera, non è solo una strategia di marketing. È un modo di lavorare che parte dall’interno, dalla cultura aziendale, dal rispetto per chi lavora e dalla coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. E questo vale ancora di più nel settore della comunicazione, dove le parole hanno un peso enorme e la responsabilità di chi le usa è ancora più alta.

Leadership femminile: un nuovo modello di guida

Essere una donna al comando non significa dover imitare i modelli maschili di leadership che abbiamo visto finora. Anzi. Sempre più imprenditrici stanno dimostrando che si può guidare un’azienda in modo diverso: più orizzontale, più umano, più attento alle persone e al loro benessere.

Il modello del capo autoritario, inaccessibile e distaccato sta lasciando spazio a leader che ascoltano, coinvolgono e sanno creare ambienti di lavoro sani, in cui le persone possono esprimersi e crescere. Un cambiamento che fa bene a tutti, non solo alle donne.

L'importanza di fare rete

Se c’è una cosa che può davvero fare la differenza per le imprenditrici di oggi, è il networking. Costruire una rete di supporto, confrontarsi con altre professioniste, condividere esperienze e risorse può trasformare il percorso imprenditoriale da una corsa a ostacoli a un viaggio condiviso.

E in un mondo sempre più digitale, le community online stanno diventando spazi fondamentali per trovare supporto, ispirazione e opportunità. Non è più tempo di combattere da sole: fare rete significa essere più forti, più visibili e più capaci di affrontare le sfide del mercato.

Il futuro dell’imprenditoria femminile: serve un cambiamento concreto

L’imprenditoria femminile non è una moda o un trend passeggero. È un cambiamento necessario, che deve essere supportato con politiche reali, accesso ai finanziamenti, pari opportunità e una cultura aziendale che smetta di vedere le donne come un’eccezione nel mondo del business.

C’è ancora tanta strada da fare, ma la direzione è chiara. Le donne stanno cambiando il mondo del lavoro, e lo stanno facendo con determinazione, talento e una visione che mette al centro valori che non possono più essere ignorati.


📺 Vuoi scoprire di più? Guarda l’intervista completa con Francesca qui sotto: